la sera si inclina all’ombra
rovesciata e offerta
e indefinita
come una grotta d’ebano
il tempo fermo nelle gambe amanti
il giro dei respiri un sapore socchiuso
la ragione di neve della follia
e spalancata
come le porte agli spaventi
i silenzi alle voci i palmi su un ventre
un’acqua rotonda
- la tua bocca marina -
e l’oblio ribelle che si lascia morire
sulla rabbia superba della dolcezza
Nell’andare stordito
dell’inguine notturno
mi meraviglio dei tuoi occhi eterni
Da "Eowyn"
Da "Eowyn"
Che belle immagini hai saputo raccontare
RispondiEliminaGrazie Cristina
Elimina