nelle
scie distratte dei sentieri nelle battaglie untuose
nei
porti senza scalo nelle finestre spalancate sulle rotte
nei
fiori sdentati nelle canzoni delle gole bambine
nei
piedi slacciati sui crepuscoli
e
nel disegno che scatena un viaggio
-
la vita non è che l’attesa di se stessa -
una
scatola di fessure uno scoppiare di papaveri
una
mancanza feroce le mani che dormono sulle spade
le
origini ingravidate di ricordi
la
riva di tutti i tuoi occhi
l’ubriachezza
naufraga della misura una conchiglia bianca
gli
angeli che gremiscono il petto
il
grembo del tutto
l’urgenza
di quel che non è ancora stato
il
tempo latente la curva piena di un fianco orgoglioso
-
ho un bacio di porpora al centro del cuore -
Nel
tuo mare ingarbugliato navigo le mie scarpe
inzuppate
di fiori
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