e solstizi madidi e infrangibili fra i ritorni
quando le porte si riempiono di passi
e le ombre tremano
sconfitte e sotterrate dalle spade
e chiarite e spaccate come spighe
dai baci
e dalle pietre di turchese
che spargi dalla tua forma
Quando il sole rotola con i treni
e la bocca brucia
nella luce screpolata della terra
il mio sangue incarcerato arrampica le cime
e risuona come un mare smisurato
un potere purpureo uno scrosciare di soglie
un alveare di caprifoglio un impero di giorni
l’impronta scarmigliata di tutte le cose
- il tuo avvenire vertiginoso -
l’inguine impune della mia verità
e precipita l’aria
come una torre trasparente di gerani
Ha un sapore d’oro la vita
quando mi disperdo fra le tue mani socchiuse
Da "Eowyn"
Da "Eowyn"
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