sabato 25 febbraio 2012

LA SIMMETRIA


Ha un soffio prolungato il mare
come un lamento che si morde e fugge
un parlare bianco una paura solitaria
una sonorità naufraga fra le onde sbilenche
un rumore assonnato e ubriaco
e forte e curvo e definitivo
come la tua bocca svelta
messa sul cuore
A volte le conchiglie suonano come pioggia
e fumo
voci arrochite e remote
schiume spaccate irose e sbraitanti
l’acqua di vetro che spartisce in due la riva
e l’ombra supina del tuo essere immoto
Quando il tuo silenzio è il mio
e schiudi i baci senza baciare
stabilisci il giorno come una terra improvvisa
e la simmetria d’oro dei nostri fianchi sgominati


Da "Eowyn"

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