martedì 15 marzo 2011

LA DANZA

Ad occhi di sogno mi affido
quando mi sento più sola
Ad ali di cielo mi consegno
per catturare il tuo abbraccio
La voce regalo a note di vento
per portarti favole del mio racconto

Vorrei cantare
il mare la terra
la notte il giorno
il sospiro l’affanno
e nubi e pioggia e grano
la passione delle mani
di un gemito il rumore
e di questa danza il vibrare
Vorrei fare musica
del tuo mormorare
sulla bocca del mio respiro
e dei bisbigli che chiamano ebbrezza
E  fermare vorrei
la frenesia di pelle
che altra pelle bacia
e umide di braci le labbra
altre labbra a consumare
Il silenzio ascolta sospeso
la vita di questa stanza
sorrisi sussurrati  coglie
dal rovesciar dei visi
sull’onda della schiena
E groviglio di occhi
fino all’ultimo istante
a catturar ogni sussulto ogni inarcare
tesi in rapidi respiri
tra il perdersi e l’ondeggiare
Su veli di sudore
si china il capo stanco
è il frusciar dei nomi
l’abbandono a segnare
Quieto ora riposa del cuore il grido
e la tua mano
sopita sul mio fianco



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