quando mi sento più sola
Ad ali di cielo mi consegno
per catturare il tuo abbraccio
La voce regalo a note di vento
per portarti favole del mio racconto
Vorrei cantare
il mare la terra
la notte il giorno
il sospiro l’affanno
e nubi e pioggia e grano
la passione delle mani
di un gemito il rumore
Vorrei fare musica
del tuo mormorare
sulla bocca del mio respiro
e dei bisbigli che chiamano ebbrezza
E fermare vorrei
la frenesia di pelle
che altra pelle bacia
e umide di braci le labbra
altre labbra a consumare
Il silenzio ascolta sospeso
la vita di questa stanza
sorrisi sussurrati coglie
dal rovesciar dei visi
sull’onda della schiena
E groviglio di occhi
fino all’ultimo istante
a catturar ogni sussulto ogni inarcare
tesi in rapidi respiri
tra il perdersi e l’ondeggiare
Su veli di sudore
si china il capo stanco
è il frusciar dei nomi
l’abbandono a segnare
Quieto ora riposa del cuore il grido
e la tua mano
sopita sul mio fianco

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