Quella vita,la sua,non era il cammino che si doleva di giorni inanellati come coralli artificiali ; non era nemmeno il susseguirsi di albe e tramonti,tra i quali riempire uno spazio di propositi irrisolti e doveri preconfezionati.
Aveva un pugno nello stomaco,una mano che rovistava,aggrovigliando le viscere in confuse emozioni,a metà tra l'ansia euforica della vigilia di Natale e la soffocante stretta alla gola di chi sa che basta un nulla per giocarsela male.
Inspirò profondamente e raddrizzò le spalle.
Ne era certa....la sua vita non era ancora nata.

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