quando avverti nelle ossa la stanchezza del cuore
è un cammino che si duole di quei giorni inanellati
che si uccidono nelle albe un passo prima del tramonto
un proposito non risolto un dovere una confezione
un corallo artificiale
un vuoto a rendere senza ritorno
Ma ci sono notti
che si stupiscono di parole
e di odori succhiati nelle pieghe di un passaggio
un mare rotondo un uscio un albatro
un pensiero nella gola un ruggito
un’equazione
un orgasmo che si cuce in un grido rovesciato
- se tu toccassi la tempesta che mi porto dentro -
Lui aveva occhi inquieti
il tempo si contorceva
quando la disegnava con lo sguardo
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