mercoledì 4 gennaio 2012

SE NON SCRIVESSI PIU'

Ho giorni di pietra ruvidi
elementari incongruenti
l’afrore tiepido di frutti saturi
una risacca un laccio
lo squarcio del tutto a proprie spese
un bacile di parole uno sguardo di ceralacca
un fiore bruciato un peccato
un affanno disperso
un baricentro spaesato un guaito
- l’ordine sparso delle cose -

E ho giorni di turchese
quando il lembo fra terra e cielo
si respira ai passaggi
il troppo non è mai abbastanza
un bacio non è l’ultimo ancora
la tua bocca sul mio petto è nitida e carnale
un respiro di mela un omaggio
un centro netto
il sublime di un fianco rotondo
un crepuscolo amaranto il bacio di una mano
una luce verticale
e nella luce il rettangolo sospeso della  mia esistenza
Se non scrivessi più disegnerei una finestra
fra te e il cuore







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