e una voce ardente
una fame persa nei suoi treni impazziti
ha un privilegio un orgoglio
un garofano di fuoco un rumore di cristalli
un territorio di baci una madre
un’ala sbilenca il poco che nutre il pane
- le note si incatenano alla gola -
un margine un’ombra uno sciame di lune
una mano bambina
e tazze di segreti impigliate negli occhi
- l’ambra che mi respiri dentro -
io guardai la chiarità che portasti dal bosco
Nelle finestre taciturne spargi la tua bocca
sulle mie gambe d’oro
Magica ... ;-)
RispondiEliminaGrazie,chiunque tu sia :)
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RispondiEliminaHa un canto spaesato la vita....bella triste malinconica..mi piace l'immagine della chiarità che portasti dal bosco ....un attimo di luce nella vita di sempre,bella
RispondiEliminaQuegli attimi che vorresti conservare,per i giorni tristi di luce...
EliminaTi ringrazio :)